Cos’è la sega circolare? È uno strumento munito di lama circolare dentata che ruota nell’eseguire il taglio di materiali come il legno soprattutto, ma anche la plastica o il metallo. Garantendo precisione e rapidità, caratteristiche che spiegano il suo utilizzo non limitato all’ambiente lavorativo, ma esteso anche a quello hobbistico: si pensi ad esempio, in relazione a quest’ultimo punto, a chi dispone di un piccolo laboratorio ed è solito dedicarsi a piccoli lavori domestici, che tuttavia richiedono un determinato tipo di impegno. Ecco dunque che la sega circolare dimostra tutta la sua versatilità e “adattamento” alle diverse situazioni d’uso, grazie anche all’ampia offerta di modelli reperibili in commercio. Offerta che però potrebbe causare non infrequenti titubanze ed incertezze, proprio in virtù delle tante opzioni disponibili. Una prima scrematura si impone, allora, così da poter delimitare l’area di interesse e propendere verso un acquisto “mirato”, che cioè segua quelle che sono le proprie necessità. Più precisamente, fermo restando gli imprescindibili fattori da valutare al momento dell’acquisto stesso (come la lama, o la potenza del motore, ad esempio), ciascun utente sceglierà la sega circolare in base al prezzo che intende spendere e alle esigenze individuali. Ed in questa sede forniremo utili consigli in tal senso.
I passi da seguire per la migliore scelta
Quando si è in procinto di acquistare una sega circolare, è bene determinare preventivamente quelli che sono i bisogni personali e la fascia di prezzo entro la quale ci si vuole muovere. E ciò per evitare dispersioni di tempo e di denaro, rischiando tra l’altro di portare a casa un apparecchio che non soddisfi del tutto, perché eccessivo rispetto ai predetti bisogni, oppure, al contrario, perché non adeguato al lavoro da svolgere. La destinazione d’uso del dispositivo, infatti, così come la tipologia di materiali soggetti a lavorazione, incidono non poco nella propria scelta: i diversi modelli in commercio si differenziano tra loro per dimensioni, potenza, maggiore o minore maneggevolezza… aspetti, tutti, che andranno attentamente valutati prima di procedere all’acquisto, così da essere sicuri che l’apparecchio al quale si è interessati risponda effettivamente al caso proprio. Qualche esempio sarà di aiuto per una maggiore comprensione.
Una sega circolare da banco risulterà la scelta preferenziale quando il proprio lavoro preveda tagli di maggiore impegno ed accuratezza, nonché quando si abbia la necessità di effettuare detto lavoro su porzioni anche parecchio grandi di materiali. Senza dubbio l’ingombro c’è – ed è un dato da considerare – ma la precisione assicurata dal dispositivo in oggetto è impeccabile, e non lascerà delusi. Al tempo stesso, il costo è superiore, ed anch’esso è una dato da considerare, in stretto rapporto con il budget che si vuole impegnare nell’acquisto. Una sega circolare portatile, al contrario, è l’opzione da considerare qualora si ricerchi uno strumento pratico e facilmente trasportabile, in quanto il proprio lavoro contempla spostamenti anche all’esterno. Il prezzo è ovviamente inferiore a quello della sega circolare da banco, ma inferiore è anche l’efficacia di incisione: come regolarsi allora? Tutto sta nell’assecondare le esigenze personali, “muovendosi” nella direzione ad esse più aderente, e scegliendo, dunque, la soluzione migliore per sé stessi. Anche la scelta tra una sega circolare con filo o senza risponderà ai bisogni personali, facendo privilegiare la prima quando la necessità di una continuità lavorativa è al primo posto, e la seconda quando al primo posto c’è invece il vantaggio di poter lavorare in qualunque luogo, senza essere vincolati da una presa di corrente.
In particolare: la frequenza d’uso
Oltre alla destinazione d’uso, anche la frequenza dell’uso stesso va ad influire sulla scelta della “migliore” sega circolare, quella cioè più confacente al caso proprio, e adatta, dunque, per il progetto che la vede “coinvolta”. Frequenza d’uso – la predetta – che è strettamente legata alle caratteristiche imprescindibili che un dispositivo della tipologia in oggetto deve possedere, e che devono essere valutate in sede di acquisto.
Così, partendo dal presupposto che lama e motore costituiscono i fattori decisivi per la propria scelta, un utilizzo occasionale della sega circolare vedrà indicato un apparecchio fornito di lama HSS (di cui è già normalmente “corredato” l’apparecchio stesso), una lama sottile e adatta per tagliare il legno, specie quello morbido, e con una dentatura sino a 24 denti, quella richiesta per tagli del legno con venature e per tagli non “rifiniti”. Inferiore a 1200 W sarà la potenza ottimale. Se invece l’utilizzo è costante e regolare, bisognerà veicolare la propria scelta verso un apparecchio dotato di una lama di maggiore resistenza e longevità, una lama TCT o SRG, dal rivestimento ai carburi di tungsteno e idonea a tagliare pure il legno di maggiore durezza. E dal numero di denti, ovviamente, maggiore, come la potenza del motore, che sarà di 1200 W. Una sega circolare con lama analoga, ma anche con una diamantata, sarà infine l’opzione da privilegiare qualora l’utilizzo del dispositivo sia professionale: i materiali soggetti a lavorazione sono quelli edili, come il cemento e i mattoni, per i quali si rende necessario un rivestimento ad hoc, con inserti Widia, un metallo durissimo. La potenza partirà invece da 1600 W, raggiungendo i 2000 W nei modelli più performanti, che prevederanno anche una strumentazione di conseguenza, come il binario guida o il soffiatrucioli.
Fasce di prezzo e marche specializzate
In quella che è la propria scelta, non va trascurato il fattore prezzo, che “seguirà” le proprie necessità personali, rappresentate – come abbiamo visto – dalla destinazione e frequenza di utilizzo della sega circolare, e dalle caratteristiche tecniche ad esse connesse.
A livello orientativo sono tre le fasce di prezzo individuabili, a partire da quella bassa, con costi inferiori a 100 Euro circa, per giungere a quella alta, che può superare i 250 Euro, a seconda di quelle che sono le precitate caratteristiche tecniche del singolo modello di riferimento. E saranno le necessità individuali – variabili in base all’utente di turno – a veicolare il proprio acquisto verso un dispositivo che rientri in una delle fasce di prezzo indicate. Qualunque sia la scelta finale, è in ogni caso necessario affidarsi a brand noti, che assicurino la qualità dei prodotti offerti: citiamo, a titolo esemplificativo, Bosch, DeWalt o Festool quali maggiori aziende produttrici, mentre Einhell e Black & Decker rappresentano apprezzabili marche a basso costo.