Se si lavora il legno, il metallo, o la plastica, non si potrà fare a meno di una sega circolare, unico strumento in grado di garantire velocità e precisione nel taglio, sia esso rettilineo o longitudinale. E ciò spiega il motivo per il quale essa è adoperata dal professionista, ma anche dal semplice appassionato, entrambe situazioni che richiedono una giusta abilità e l’osservanza di dovute precauzioni, per salvaguardare non solo l’utilizzatore, ma anche tutti coloro che sono a lui vicini. La sega circolare è infatti fornita di appositi dispositivi di sicurezza, come l’impugnatura a due mani ed un carter fisso a protezione della parte superiore della lama.
In commercio in diversi modelli – da banco e portatile, con filo e senza – l’apparecchio in oggetto risponde, con l’ampia gamma disponibile – alle tante e variegate necessità degli utenti: fondamentale, prima di procedere all’acquisto, è valutare il progetto di destinazione nonché la frequenza di utilizzo dell’apparecchio stesso – se sporadico, regolare o professionale – perché solo in tal modo si sarà certi di portare a casa il prodotto di cui realmente si ha bisogno. Andranno anche considerate, ovviamente, le caratteristiche tecniche della sega circolare, che meglio veicoleranno la propria scelta. Tra dette caratteristiche, concentriamo in questa sede la nostra attenzione sul motore, e dunque sulla potenza, fattore derivante soprattutto dalla tipologia di alimentazione, con cavo oppure a batteria.
I parametri di scelta: in particolare, il motore
Sono diversi i fattori da valutare prima di procedere all’acquisto, e tutti imprescindibili. Tra questi, senza dubbio un ruolo di primo piano è assunto dalla lama e da quelli che sono i suoi tratti caratteristici, cioè il materiale di realizzazione ed il numero di denti da cui è formata, che andranno ambedue ad incidere sulla qualità di taglio ottenibile, nonché sulla tipologia stessa di materiale su cui è possibile lavorare. Sono fattori di tutto rispetto, che consentono di capire come utilizzare l’apparecchio di cui si dispone traendone il massimo delle potenzialità.
Accanto alla lama ed alle specifiche di taglio, è però al contempo importante valutare la potenza dell’apparecchio, dal momento che un motore più potente è capace di operare con lame di maggiore diametro, che consentono tagli profondi. Un aspetto, questo, che “determina” le prestazioni dell’apparecchio stesso, indirizzando di conseguenza l’utente di turno verso un dato modello piuttosto che verso un altro. Il progetto di destinazione infatti – come anticipato – “produrrà” una ben specifica scelta quanto al dispositivo da acquistare, dispositivo che sarà con filo oppure senza, e l’utilizzatore in questione deciderà, in base a detto progetto, se optare per la maggiore potenza dell’uno, oppure per la praticità e maneggevolezza dell’altro. Il “miglior” motore della sega circolare sarà allora quello che, in base alla specifica situazione, meglio risponderà alle proprie esigenze.
Ci occupiamo delle due differenti tipologie di alimentazione dello strumento in esame nel paragrafo che segue.
Le due tipologie di alimentazione
Un ruolo determinante in sede di acquisto è dato anche dal motore, come or ora anticipato, perché esso “definisce” le prestazioni della sega circolare ed il suo utilizzo sulle diverse tipologie di materiali. Un fattore, quello della potenza, che contempla anche i giri al minuto (una maggiore potenza consentirà di eseguire più giri al minuto, assicurando performance di conseguenza maggiori), nonché un risparmio di energia che non va sottovalutato. Ma che, soprattutto, dipende dalla specifica tipologia di alimentazione del dispositivo in oggetto. E con riferimento a quest’ultimo punto, ci si chiede verso quale orientarsi: un’analisi dettagliata della tematica, in tutti i suoi aspetti, veicolerà al meglio la propria scelta, seguendo le personali esigenze. Esigenze che “determineranno” quello che sarà, per sé, il miglior motore della sega circolare.
Cominciando dalla sega circolare a batteria, sottolineiamo innanzitutto che è leggera e maneggevole, e non richiede particolari sforzi, ma, di contro, può essere adoperata solo per lavori di breve durata. Prevede infatti, per il suo funzionamento, la predetta batteria appunto, il cui voltaggio va di solito da 10,8 a 18 V (ad eccezione degli apparecchi professionali, che raggiungono 36 V), e la cui autonomia – misurata in ampere/ora – è generalmente tra 3 e 5 ampere a ora. Si tratta di un dispositivo di precisione, dalla lama di 125 mm, e progettata specialmente per lavorare il legno, ma il mercato offre pure modelli dalle lame di dimensioni superiori.
Più potente e dunque più performante è il motore della sega circolare elettrica, che consente di lavorare con continuità materiali più duri del legno: la migliore ha un motore di 2000 W, o anche di più, mentre il maggior numero di apparecchi di questa tipologia si aggira sui 1200 Watt. In base a quelli che sono i propri bisogni, si veicolerà l’acquisto verso un modello di maggiore o minore potenza: uno da meno di 1200 Watt, ad esempio, sarà ideale in presenza di piccoli spessori, laddove invece uno da 1800 Watt a salire si rivelerà la soluzione da privilegiare nel caso di spessori di maggiori dimensioni. Unico “limite” della sega circolare elettrica è la presenza del filo, che potrebbe in certi casi essere di ostacolo ai movimenti, ma l’uso di una prolunga si pone come un accorgimento che facilita senz’altro il problema.
Conclusioni
Come scegliere il miglior motore di una sega circolare? Come effettuare la “migliore” scelta? Non perdendo mai di vista il progetto che prevede l’utilizzo del dispositivo, così da non incorrere in una scelta deludente o, peggio, addirittura del tutto sbagliata perché non aderente al progetto stesso. Importante, poi, tenere presente che maggiore sarà la potenza dell’apparecchio, maggiori saranno i giri al minuto da esso effettuabili, e più elevate saranno le prestazioni. Giri al minuto di solito compresi tra i 3000 e gli 8000, ed incidenti sulla precisione della lama.
Fatta questa premessa, diamo ora uno sguardo ai prezzi, che a seconda dello specifico modello, a batteria oppure elettrico, e delle specifiche caratteristiche che gli sono proprie, si collocano in linea di massima tra cifre inferiori a 100 Euro circa e cifre superiori a 250 Euro circa. Un ampio range nel quale certamente ciascuno troverà l’apparecchio più adatto a sé. Black & Decker, Einhell, Bosch e Makita, costituiscono validi nomi a cui fare riferimento in sede di acquisto.