È assolutamente indispensabile per chi lavora nel settore dell’edilizia, ma anche per l’appassionato del fai da te, che per motivi differenti hanno bisogno di tagliare o incidere tavole di legno o di altro materiale. Parliamo della sega circolare, uno strumento che deve il suo nome alla lama che adopera, di forma discodaile, variabile nel diametro a seconda del modello di riferimento e delle sue dimensioni. Lama dentata che ruota ad elevata velocità e che si mostra versatile e adattabile a più esigenze.
Disponibile in commercio in diverse tipologie, ciascuna con caratteristiche specifiche per un determinato taglio, il dispositivo in oggetto rappresenta un acquisto consigliato per chi desidera un lavoro eseguito con precisione e cura. E la presente trattazione intende essere un aiuto nella scelta più consona al caso proprio, in considerazione di quella che sarà la frequenza di utilizzo della sega circolare ed il “progetto” a cui essa è destinata.
Come scegliere la migliore sega circolare
Che sia per lavoro, o per semplice passione, poter disporre di una sega circolare rappresenta un’indubbia “marcia in più”, per essere certi di effettuare tagli di materiali a regola d’arte, che non presentino “sbavature” di sorta. Detto apparecchio è infatti un valido alleato per il professionista così come per chi ama dilettarsi in casa con piccoli lavori di falegnameria, che tuttavia presentano una certa complessità, richiedendo, per ciò stesso, quell’accuratezza che solo il dispositivo in esame è in grado di garantire.
Ma come muoversi tra i tanti modelli offerti dal mercato, differenti tra loro per specifiche tecniche, funzioni, costi? Come effettuare la scelta “migliore”, quella cioè più aderente ai propri bisogni? Il punto di partenza è dato dall’individuazione di ciò che “ci si aspetta” dal proprio acquisto, così da non incorrere in un prodotto che deluda le proprie aspettative, o che al contrario risulti “eccessivo” rispetto alle aspettative stesse. Non vanno però al contempo trascurati alcuni imprescindibili criteri-base, quali, innanzitutto, la proprietà della lama e la capacità di taglio, così come, tra gli altri, la presenza di dispositivi di sicurezza e i materiali. Prima, però, è il caso di soffermarsi brevemente sulle tipologie di sega circolare messe a disposizione dal mercato, argomento che verrà trattato nel paragrafo seguente.
Tipologie disponibili
Tre sono le tipologie di apparecchio presenti in commercio: la sega circolare da banco, la sega portatile, e la troncatrice radiale. Vediamo quali sono le rispettive caratteristiche e differenze.
- Sega circolare da banco. Dall’ingombro e dalle dimensioni “considerevoli”, questo tipo di dispositivo si distingue per la struttura “fissa” ed alquanto articolata, che prevede un proprio banco da lavoro con al centro una lama dentata. Quest’ultima, dopo essere stata attivata, comincerà il taglio dell’oggetto appoggiato e spinto dall’utilizzatore di detto dispositivo, oppure – in alternativa – fatto scorrere per la lunghezza del bordo dentato della lama con l’aiuto di un carrello. Fornita di motore elettrico, e con una potenza ed un costo superiori, la sega circolare da banco non può – per la struttura che la caratterizza – essere spostata, e richiede per il suo funzionamento il costante collegamento alla presa di corrente. Si rivela maggiormente indicata per i tagli di precisione, anche se il legno o il metallo sono di alto spessore.
- Sega circolare portatile. Tipologia più semplice ed economica, si distingue per la compattezza ed il peso ridotto, che la rendono assai maneggevole durante l’utilizzo: il materiale soggetto al taglio sarà poggiato su una superficie e l’apparecchio inizierà a lavorare. Di facile trasporto, la sega circolare portatile risulta la scelta preferibile da operare per un uso su materiali di piccolo spessore, e per eseguire tagli dritti e lunghi. L’alimentazione può essere a corrente elettrica oppure a batteria ricaricabile.
- Troncatrice radiale. Presenta un piano di lavoro fisso come il dispositivo da banco, ma se ne differenzia per la presenza di un binario in posizione più alta, ove si muove un carrello al cui interno è presente il motore con la lama. È un dispositivo che garantisce un taglio perfetto.
La seguente tabella sarà di aiuto per meglio memorizzare le differenze tra le tre tipologie di sega circolare:
Tipologie di sega circolare
Tipologia di sega circolare | Caratteristiche |
---|---|
Sega circolare da banco | - struttura fissa, che prevede un banco da lavoro con al centro una lama dentata - maggiore ingombro - funzionamento tramite corrente elettrica - indicata per i tagli di precisione |
Sega circolare portatile | - struttura semplice e maneggevole - costo contenuto - trasporto agevole - alimentazione a corrente elettrica o a batteria ricaricabile |
Troncatrice radiale | - piano di lavoro fisso (come il dispositivo da banco), ma presenza di un binario al di sopra, con un carrello scorrevole al cui interno si trova il motore con la lama - perfezione del taglio eseguito |
Caratteristiche della lama
Rappresenta il primo fattore da considerare in sede di acquisto, in quanto eseguirà il taglio una volta attivato il motore. E la sua qualità risulterà determinante perché detto taglio avvenga con la massima precisione. Ecco perché la lama dentata presente in ogni sega circolare va valutata in quelle che sono le sue proprietà, ovvero la lega metallica e il numero di denti di cui è formata: dette proprietà, difatti, influiranno sui materiali che la sega circolare potrà tagliare e sulla qualità del taglio, accurato o meno.
Rimandando il secondo punto al paragrafo che segue, concentriamoci in questa sede sui differenti tipi di lama esistenti, ognuno dei quali ha un uso specifico ed è dunque adatto a tagliare materiali diversi: come è facilmente intuibile, infatti, una determinata lama taglierà il legno, una il metallo, un’altra ancora la plastica.
Fatta questa premessa, sottolineiamo che solitamente una sega circolare presenta una lama in acciaio HSS (High Speed Steel), una lama sottile – che tra l’altro può essere affilata direttamente in casa propria – indicata per tagliare il legno, specie quello più morbido. È però una lama non particolarmente resistente e duratura. Ma il commercio offre anche altre tipologie di lame, ciascuna per un apposito utilizzo, che elenchiamo qui di seguito:
- Lame di precisione, dai denti sottili, ideali per le rifiniture;
- Lame diamantate, solidissime perché in lega di metallo con inserti Widia (in metallo molto duro), e dunque ottime per tagliare materiali quali il cemento ed i mattoni;
- Lame dado, dallo spessore regolabile e previste per la creazione di incastri e scanalature;
- Lame in lega temprata, sottili e caratterizzate da denti in acciaio temprati al carbonio, utilizzate su materiali resistenti, come tubi metallici;
- Lame abrasive, idonee per il taglio di metalli e materiali sintetici, ma destinate ad un uso non intenso per via della facile usura alla quale sono soggette;
- Lame TCT o SRG, rivestite di carburi di tungsteno e perfette per tagliare il legno, anche quello più robusto.
Dentatura
La cosiddetta “dentatura”, o più semplicemente il numero dei denti di una sega circolare, è un fattore di grande rilievo in sede di acquisto, in quanto ad un numero maggiore di denti corrisponderà un taglio maggiormente netto e preciso. Dunque una lama con un minor numero di denti si rivelerà adatta per un taglio sgrossato del legno lungo le venature, laddove invece una con un numero cospicuo di denti sarà la scelta perfetta per un lavoro di rifinitura e per i tagli trasversali, così come per il taglio di altri materiali, specie i metalli.
Si sottolinea l’utilità di verificare la presenza, all’interno della confezione, di una seconda lama a corredo, in modo tale da disporre di un accessorio in più e pronto per essere adoperato.
Specifiche del taglio
Le caratteristiche del taglio eseguibile da una sega circolare si sostanziano in tre fattori: il diametro della lama, il suo spessore, e l’inclinazione del taglio stesso. Vediamo nello specifico di che si tratta.
- Diametro della lama. Di grande importanza perché “incidente” sulla profondità del taglio, varia in base alla tipologia di dispositivo, ed è indicativamente compreso tra i 140 e i 315 millimetri. Si sottolinea, in merito, che le seghe circolari fornite di lama dal diametro maggiore sono destinate per lo più ad un uso professionale (sui cantieri, ad esempio), mentre quelle da banco con lama sino a 254 millimetri, e quelle portatili, solitamente con lame da 140 millimetri, si utilizzano soprattutto nel settore hobbistico.
- Spessore della lama. Influisce sulla maggiore o minore precisione del taglio, poiché “specifica” la larghezza del taglio e pertanto il quantitativo di materiale che viene eliminato con il passare della sega. Più la lama è spessa, più materiale sarà rimosso, un aspetto, questo, di cui tener presente durante il lavoro che si sta effettuando.
- Inclinazione del taglio. Il maggior numero di dispositivi di questa tipologia in commercio consente di eseguire tagli inclinati (con la possibilità di raggiungere un’inclinazione di 45°, ma anche di 60°, in alcuni modelli di fascia elevata), oltre che perpendicolari (sino a 90°): ciò in virtù di una scala graduata – di cui la sega circolare è fornita – tramite cui scegliere ed arrestare l’inclinazione che più si preferisce conferire al taglio.
Potenza del motore
Riveste un ruolo di tutto rispetto al momento della propria scelta, e dunque merita la dovuta attenzione. Una potenza maggiore, infatti, non solo comporterà un maggiore diametro “sostenibile” dalla lama della sega circolare, ma permetterà all’apparecchio di eseguire un numero superiore di giri al minuto, garantendo per ciò stesso prestazioni migliori.
Più in particolare, l’apparecchio in oggetto si caratterizza per una potenza generalmente compresa tra i 500 e i 2000 Watt, mentre il numero di giri al minuto è tra i 3000 e gli 8000. Ma va sottolineato, in merito a questo secondo punto, che si tratta di un fattore dipendente anche dalle dimensioni della lama: una lama con diametro minore, infatti, a parità di potenza, eseguirà più giri rispetto ad una lama maggiore.
Tipologia di alimentazione
Due sono le tipologie di alimentazione previste per una sega circolare: elettrica oppure a batteria, e la scelta in merito è strettamente dipendente da quella che sarà la destinazione d’uso della sega circolare stessa. Si sottolinea, in ogni caso, che l’alimentazione elettrica offre solitamente prestazioni di ottimo livello, ed è capace di far fronte a materiali più duri del legno, in virtù di una maggiore potenza del motore; quella a batteria, invece, presenta un voltaggio da 10,8 a 18 V, a parte gli apparecchi professionali, che raggiungono un voltaggio di 36 V.
Dispositivi di sicurezza
Quello della sicurezza è un fattore da non sottovalutare per nessun motivo quando si è in procinto di acquistare uno strumento come quello oggetto della nostra trattazione: la mancata adozione di tutte le norme in merito durante le operazioni di taglio potrebbe infatti rivelarsi estremamente pericolosa, specie per chi è alle prime armi. Ecco il motivo per il quale è necessario seguire attentamente ogni raccomandazione fornita dall’azienda costruttrice del prodotto acquistato.
Fatta questa premessa, sottolineiamo, tra i dispositivi di sicurezza di cui è fornito l’apparecchio, l’impugnatura a due mani, che consente di tenere ben saldo l’apparecchio stesso per qualsivoglia tipo di taglio. Il tasto di sicurezza dell’accensione, poi, eviterà che detta accensione si attivi autonomamente, mentre un copri-lama per scongiurare il rischio di possibili ferite, dovrebbe essere a corredo della lama stessa. La parte superiore di quest’ultima, inoltre, deve prevedere, quale protezione, un carter fisso. L’uso di guanti e di visiera idonei è infine vivamente raccomandato.
Concludiamo la trattazione del punto relativo alla sicurezza evidenziando che il materiale da tagliare va fissato con attenzione e precisione su un’adeguata superficie di lavoro, così da non muoversi durante il taglio e scongiurare situazioni di pericolo sia all’utilizzatore che alle persone a lui potenzialmente vicine. Un taglio di sicurezza sarà reso possibile dall’apposito binario a ciò previsto, che impedirà alla sega circolare di muoversi dalla sua sede, consentendo così un lavoro in tutta tranquillità.
Accessori
Sul corpo macchina oppure a corredo della sega circolare, gli accessori contribuiscono ad agevolare il lavoro: alcuni sono presenti nel maggior numero di modelli in commercio, altri, invece, sono appannaggio degli apparecchi di fascia elevata. Vediamoli nel dettaglio.
Tra quelli più comuni va citata prima di tutto la scarpetta, una slitta metallica che consente di appoggiare la sega circolare sulla superficie da lavoro per cominciare ad eseguire il taglio. Così come la regolazione della profondità di taglio e quella dell’inclinazione del taglio: la prima permette di regolare la profondità alla quale si desidera tagliare, considerando lo spessore del materiale ed il tipo di lavorazione, mentre la seconda, in virtù di una scala graduata, prevede la possibilità di regolare l’inclinazione da dare al taglio, da 0° (perpendicolare) a 45°; molti apparecchi, tuttavia, raggiungono anche i 60°.
Importanti da segnalare, sempre tra gli accessori più frequentemente in dotazione del dispositivo in esame, sono la copertura della lama, per tenere la sega circolare in sicurezza anche quando non è in funzione, e il coltello divisore, un’altra protezione per la lama. Tramite detto coltello, infatti, è possibile seguire il taglio in maniera lineare senza che la parte già tagliata funga da “ostacolo”.
Un’attrezzatura “propria” solo dei modelli appartenenti ad una fascia medio-alta prevede invece la guida laser, i binari, e il soffiatrucioli. Cosa sono esattamente? Presto detto. La guida laser sul carter, presente in alcuni apparecchi al posto di una analogica davanti alla lama, emette un fascio di luce sulla superficie da tagliare, così da seguire agevolmente la traccia del taglio. I binari, invece, si fissano sulla predetta superficie soggetta al taglio, facendo sì che il taglio stesso sia del tutto dritto, mentre il soffiatrucioli – come suggerisce il nome – soffia via polvere e trucioli dalla parte davanti la lama, per rendere il taglio più semplice.
Materiali di realizzazione
Senza dubbio è il materiale della lama quello di maggiore importanza e dunque da considerare per primo, ma vanno presi in esame anche i materiali di realizzazione delle altre parti di una sega circolare. Carter, scarpetta e protezione mobile devono essere tutti in metallo, una lega leggera ed al contempo resistente, che non teme deformazioni a causa di cadute o urti; motore ed impugnature, invece, sono generalmente rivestite in plastica, che è bene sia rigida e robusta.
Praticità di utilizzo
Poter disporre di un modello pratico e maneggevole rappresenta senza dubbio un “valore aggiunto”, soprattutto se si considera che la sega circolare può essere utilizzata anche per un tempo di lavoro piuttosto lungo. Risultando di conseguenza utile acquistare un prodotto che non stanchi eccessivamente.
Ai fini di una maggiore praticità d’uso dell’apparecchio intervengono le impugnature ergonomiche e fornite di un morbido rivestimento, che sia al contempo antiscivolo ed antisudore. Così come la presenza di una valigetta rigida per il trasporto, qualora, per esigenze personali, occorra spostare la sega circolare, oppure semplicemente, si desideri riporla ordinatamente.
Anche il peso dell’apparecchio in oggetto “concorre” a rendere l’apparecchio stesso più o meno pratico nell’utilizzo. Fattore, questo, in stretta relazione innanzitutto con la tipologia di alimentazione del dispositivo: un dispositivo cordless, a parità di diametro della lama, avrà un peso maggiore di uno alimentato a corrente elettrica, dal momento che vanno considerate anche le batterie sul corpo macchina. Ma il peso del dispositivo dipende anche dalle dimensioni del precitato corpo macchina, (seghe circolari caratterizzate da una lama di ampio diametro peseranno ovviamente di più rispetto a quelle fornite di lama minore) e da quelle della lama (una lama piccola, da 125 mm, è la più leggera, con un peso oscillante tra i 2 e i 3 kg).
Pulizia e manutenzione
Una nota va alla manutenzione del dispositivo, necessaria perché il dispositivo stesso funzioni sempre in maniera ottimale ed abbia lunga vita. Al riguardo, dopo ogni utilizzo, bisogna pulire accuratamente la lama – sostituendola in base alla tipologia di modello, o affilandola nel momento in cui comincia a perdere efficienza – e provvedere alla rimozione dei trucioli generati durante il taglio dalla sega circolare. Si può intervenire, al riguardo, con una spazzola o un pennello per la “prima” eliminazione, per poi proseguire con un aspiratore dalla buona potenza. La manutenzione del dispositivo in oggetto prevede anche la lubrificazione delle parti in movimento, così come, in base alla frequenza d’uso, la periodica apertura del dispositivo stesso (di solito capovolgendolo e togliendo il pianale), per procedere ad aspirare l’interno.
Va da sé che dette operazioni vadano eseguite una volta spenta la sega circolare, per scongiurare il rischio di pericolosi incidenti, benché – come precedentemente esposto – quasi tutte i dispositivi attualmente in commercio siano forniti di adeguati sistemi di sicurezza.
Prezzi e marche specializzate
Variabili, i prezzi di una sega circolare vanno orientativamente ad inserirsi in tre fasce, da quella bassa (che non raggiunge i 100 Euro), a quella alta (superante i 200-250 Euro circa), in base alle specifiche caratteristiche del singolo modello. La scelta, tra le diverse opzioni, è strettamente legata a quelle che sono le proprie necessità e la destinazione e frequenza d’uso dell’apparecchio: valutati questi fattori, ciascun utente si indirizzerà verso il “migliore” apparecchio per sé.
Per quanto concerne i brand del settore, si distinguono senza dubbio Bosh, Makita e Festool, ma vanno citati anche altri nomi, quali Black & Decker, Einhell, Tacklife.

Creativa e fantasiosa, ma anche riflessiva e determinata. Laureata in Giurisprudenza “atipica”, seguo e coltivo i miei sogni e le mie effettive ambizioni, emersi preponderatamente. Appassionata di scrittura e “curiosa” di ogni piccola grande novità tecnologica – così come degli articoli di utilizzo quotidiano – fornisco agli utenti utili consigli in merito a prodotti che possono semplificare, migliorandola, la vita di tutti i giorni. Per un aiuto in quella che è la scelta più rispondente alle proprie esigenze.